Calcio – ultimi romantici e l’irrefrenabile nostalgia anni 80
Il calcio che conoscevo è cambiato radicalmente e non mi dona più le stesse emozioni dei decenni precedenti.
I calciofili sono nostalgicamente legati ai ricordi degli anni a cavallo tra 80 e metà 2000, quando lo sport più bello del mondo era pura magia.
Ho voluto intervistare un esperto; uno dei fondatori di Calcio – ultimi romantici, per capire cosa pensano gli addetti ai lavori e tifosi.
Algoritmi, social e “nuovo calcio”
M.I.: “In un mondo dominato dagli algoritmi, realtà virtuali, ecc, anche il calcio ha cambiato parte delle sue caratteristiche, spersonalizzandosi. Siete i testimoni di un calcio genuino e romantico. Quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto ad aprire la vostra interessante pagina?“.
Andrea Dezi: “Innanzitutto l’adorazione per il calcio anni 80/90 e ancor di più per quello di periferia, poi le trasferte in 500, i campi ghiacciati e il thermos con il the caldo.
Sui social c’erano innumerevoli pagine generali e poco esaustive. Così abbiamo pensato di “scendere in campo”, trattando l’argomento in modo approfondito e genuino”.
Ricordi del vecchio calcio – ultimi romantici
M.I.: “Il Verona campione d’Italia, l’Ascoli del presidentissimo Rozzi, il Pisa di Anconetani e la corsa di Mazzone sotto la curva dell’Atalanta. Quali sono gli aneddoti che piacciono agli sportivi che hanno vissuto questi meravigliosi anni?“.
A.D.: “Non hai nominato però il tecnico romantico per antonomasia, ossia Zdenek Zeman, simbolo del calcio offensivo e leader carismatico degli “ultimi“.
Gli aneddoti a cui i tifosi sono affezionati sono davvero molti ed è difficile elencarli tutti.
Se devo essere sincero quelli che piacciono di più sono: la corsa di Mazzone sotto la Curva atalantina, il cane di Baggio agli allenamenti del Brescia, il sale di Anconetani, Gascoigne che si presenta a cena completamente nudo e lo scherzo di Kaladze a Gattuso nel giorno del suo compleanno”.
Il Pibe de Oro e gli altri
M.I.: “Ad un anno dalla morte di Diego Armando Maradona, quali sono stati i calciatori più amati dai followers della vostra pagina?”.
A.D.: “Al giorno d’oggi è difficile trovare calciatori “Romantici“.
Poi dato l’enorme seguito della nostra pagina ci è difficile stare dietro gli “umori” di tutti i nostri iscritti.
Probabilmente quello che si avvicina alla nostra idea di “Calcio anni 80“, potrebbe essere senza dubbio N’Golo Kante’, perché sempre sorridente e alla guida della sua datata Mini“.
Coppa Campioni, Coppa delle Coppe e Uefa
M.I.: “Coppa Campioni, Coppa delle Coppe (vinta nell’ultima edizione del 1999 dalla Lazio) e Coppa Uefa. Tre differenti competizioni che dividevano il mondo del calcio europeo in maniera egalitaria. Non pensate che diritti televisivi e un aumento esagerato dei compensi non lo abbia rovinato?“.
A.D: “Aggiungerei che anche la Conference League ha distrutto l’aura sentimentale e l’atmosfera che si viveva un tempo.
Con l’aumentare delle Coppe si è facilitato l’accesso alle competizioni sempre più in balia dei compensi televisivi e a discapito della qualità e dell’originalità”.
Calcio anni 80 e 2021
M.I.: “Spesso i romantici del Calcio anni 80, si lamentano degli attuali giocatori. Troppo vanesi e poco attaccati alla maglia e alle tifoserie. Qual è la reale differenza tra ieri e oggi?“.
A.D.: “Un abisso. Oggigiorno facciamo difficoltà a trovare un calciatore che si fermi a parlare con i tifosi prima degli allenamenti o a firmare degli autografi. Sono delle star piuttosto che giocatori”.
Eventi di Calcio-Ultimi Romantici
M.I.: “Avete in programma qualche evento per i vostri appassionati?“.
A.D.: “In primis voglio sottolineare che oltre alla pagina Facebook, potete seguirci su Instagram e sulla nostra pagina web www.calcioultimiromantici.it.
Inoltre abbiamo una sorpresa per tutti voi, perché è in programma un evento con una società storica, che coinvolgerà tutti i nostri followers.
Daremo notizie a tempo dovuto”.
Calcio anni 80 – ultima fermata
Personalmente ho vissuto il calcio anni 90 e 2000 a cui mi sento tutt’ora legato, perché giocavo con la Beretti del Giulianova, che in quei tempi sfornava validi talenti come Marco e Federico Giampaolo.
Quel calcio non racconta solo attimi di sport, ma anche di un’Italia che non esiste più, dilaniata da una crisi sociale e da un reset economico, che non farà tornare più in vita domeniche all’insegna di amicizia e passione.
Una risposta
Parlare di Maradona mi mette sempre inquietudine. Amava giocare con il fuoco e verso la fine della vita era diventato penoso, ma ci ha regalato emozioni uniche. Un napoletano disse bene ad un giornalista a che gli chiedeva :”tu come giudichi Maradona?”
Risposta “io non lo giudico, lo amo”
Quasi fosse un figlio mai cresciuto ma sempre perdonato. Comunque avete
ragione.. Erano altri tempi