Sono nei pressi di Senigallia, mi dirigo verso le famose mura di Corinaldo, e il mio pensiero va a un attivista che ha combattuto contro l’Isis a Kobane: Karim Franceschi, nato in questa zona della regione Marche. Un ragazzo dalla grande personalità, e dall’aspetto avvenente, che ha preferito alle riviste patinate, delle quali sarebbe stato degno, il campo di battaglia, prodigandosi per difendere con coraggio il popolo curdo. Un eroe moderno, figlio della nostra terra. Un giovane che dice di aver compiuto solamente il suo dovere, evitando di spettacolarizzare le sue gesta, come invece piace fare a tanti nostri politici o ad alcuni sportivi, che vogliono apparire ai nostri occhi dèi discesi dall’Olimpo.
Spero che non mi prendiate per un pessimista che vuole attaccare a tutti i costi il mondo occidentale con la sua retorica, scadendo nel banale, perciò passiamo ad altro: vi presento Corinaldo.
Le mura di Corinaldo
Raggiungo le sue mura e parcheggio l’auto proprio sotto una delle entrate della città; subito comincio a guardarmi attorno per rendermi conto di quanto sia estesa la cinta del paese, che sfugge al mio sguardo nella sua interezza.
Aspetto che un piccolo camion si sposti per incominciare il mio tour fotografico, e chiedo al primo che incontro, un vigile, quale sia l’entrata principale. Con un pizzico di orgoglio e laconicamente mi risponde, in un marcato accento anconetano: “Questa è Porta Santa Maria del Mercato, uno degli ingressi ”. Stop, tutto qui. Diamine, avrei voluto chiedere qualche altra spiegazione, ma il mio interlocutore va via affaccendato, con la testa persa in chissà quale pensiero, in questa uggiosa mattina domenicale.
La scalinata prospiciente l’entrata è affollata di tanti bambini che gridano e giocano baldanzosamente, sembrano ignari di tutto, e auguro a ognuno di loro di non crescere troppo in fretta. Uno di questi, giocando a nascondino, si mette dietro di me per non farsi scorgere dai compagni e mi sorride, di rimando gli strizzo l’occhio e salgo le scale che mi portano sul primo maschio.
Scendo i gradini e cammino lungo le mura, coronate da un elegante camminamento. Scatto foto con il mio cellulare per condividerle su Instagram; le mie nuove immagini sembrano piacere, ricevo, infatti, diversi complimenti da parte dei miei followers, per la maggior parte stranieri.
Salgo cercando di scorgere le altre entrate, e mi rendo sempre più conto, da questa posizione, di quanto siano alte e lunghe queste mura.
Alcune case, addossate alla piccola viuzza, sono state ben ristrutturate, e rivelano grande cura e attenzione nei dettagli.
Vado avanti senza affanno, perché, a differenza di altre cittadine marchigiane, non vi sono quei faticosi saliscendi che mettono a dura prova i polmoni dei visitatori.
Arrivo, dopo qualche minuto, a una porta con un elegante sperone che primeggia per la sua bellezza, suggerendo una sensazione di forza ed eleganza senza pari.
Esco dalla città, questa volta per godermi le mura dall’esterno. La giornata non proprio piacevole, insieme a questa nebbia rada, mi mette un po’ di malinconia, non rendendo giustizia alla mia visita.
Uno dei borghi più belli d’Italia
Arrivo all’entrata principale, la identifico grazie alle bandiere che sventolano ai suoi lati, una di esse rende omaggio alla bellezza del paese, e lo colloca tra i borghi più belli d’Italia. Come dargli torto d’altronde. Personalmente ritengo che le sue mura siano le migliori che io abbia visto in tutto il centro e il sud dell’Italia, perché sono davvero ben conservate da minuziose sabbiature.
Rientro nuovamente all’interno della città per cercare un bar aperto e bere un buon caffè, che dissipi il torpore che si sta impossessando di me.
Esco con calma, dopo aver gustato la mia bevanda e aver parlato con la simpatica cameriera incuriosita dal motivo della mia visita. Mi concedo il gran finale: supero la torre della Rotonda, poi proseguo verso quella del Calcinaro, e torno nel punto da cui il mio viaggio ha avuto inizio; perso tra i camminamenti dei bastioni di Corinaldo. Qui, il colore del cielo si unisce alle tinte forti delle mura in un fantastico gioco di colori.