Con l’avvento dei social e soprattutto dei Reel, la potenza espressiva del racconto può essere rafforzata con i video, siano essi più o meno brevi, in base all’utenza che si vuol raggiungere.

 

Lavorare in quota con il mio “terzo occhio”, come amo chiamare il drone, può permetterci di planare sulle ali della fantasia e osservare il mondo sotto innumerevoli e differenti prospettive, difficilmente apprezzabili ad altezza d’uomo.

 

Quindi raccontare una storia, non significa solo “buttare su carta” le proprie emozioni, me è fondamentale legarle a foto e video significativi, per coinvolgere ulteriormente il 

pubblico durante la lettura dei testi, rendendo più agevole la materializzazione delle caratteristiche e delle particolarità uniche dei territori e delle nazioni in cui mi reco.