Un libro per capire l’Azerbaijan
Sicuramente sono di parte e scrivere sull’Azerbijan mi viene sempre facile…Come mi è venuto facile leggere in un sol colpo la storia di Kamala, una giovane ragazza che ha forti aspirazioni individuali, ma che porta in seno il doloroso passato delle tragedie vissute dal suo popolo.
Un libro che avvicina emotivamente il lettore ad una nazione, quella Caucasica, che si sta ammodernando e che oramai ha raggiunto il passo con il tanto invidiato Occidente.
E poi Baku, la bellissima Baku, fulcro di nuove tendenze architettoniche, nuovi spazi culturali che cambia costantemente il suo skyilne, incernierato al suo attraente centro storico.
Da Baku a Roma
La vita di Kamala in bilico tra due città e due paesi che se pur lontani, da un punto di vista identitario lontani non sono, ed ad una Roma monumentale si contrappone la modernità di una Baku, che vuole trovare il suo posto nel mondo, senza dimenticare due date importanti, che hanno cambiato il corso della sua storia: il 1991 e 1993.
E’ una Baku descritta con grande novizia dall’autrice Barbara Cassani, che centellinando parole e sensazioni ti proiettano violentemente nella magia del Caucaso.
Un paese descritto anche dalle parole di uno dei protagonisti: Elmur il disponibile tassista, che durante il tragitto dal nuovo aeroporto, racconta la storia della sua terra, lasciando traspirare un amore infinito verso il suo paese, poichè memoria storica della sua capitale, sempre più perno economico dell’Eurasia.
1991…1993
Il ricordo di due fondamentali anni il 1991, per il ripristino dell’indipendenza, ed il 1993, quando nella regione del Nagorno Karabah imperversava il conflitto con la confinante Armenia, che tanti innocenti avrebbe ucciso.
Chiave moderna di un Tassista a Baku
E poi la modernità del personaggio è quella di essere assimilata alla storia di tanti ragazzi, che per trovare un’aura di felicità affrontano nuove avventure e nuovi stimoli in paese distanti culturalmente dal proprio “io” e che devono adattarsi alle elastiche leggi della globalizzazione, che senza colpo ferire stanno cambiando le logiche della nostra esistenza e quelle della nostra protagonista.
“… Perchè se li condividi ad alta voce, gli incubi fanno meno paura…”