Spello l’infiorata nel mio animo
Dentro le mura di Spello mi sento al riparo, come se un’energia primigenia s’impossessasse di me per fare da scudo alla nuova “disincantata” società.
Nel borgo nulla è lasciato al caso e ogni elemento ha un suo specifico significato, atto ad equilibrare il suo macrocosmo urbanistico e semantico. Pinturicchio docet.
E poi c’è la gentilezza dei suoi cittadini, che non è dettata esclusivamente dal desiderio di far “cassa“, quanto di mostrare il proprio lato umano.
Questa è Spello. La nostra Spello.
San Vito – Spello direzione “green” nella Villa dei Mosaici
Ho voluto appunto invitare l‘Ambasciatore della Costa Rica Ronald Flores, per mostrare la ricchezza culturale di un’Italia dei piccoli borghi, ciascuno con il proprio fascino.
La mia scelta è caduta su Spello, perché oltre a considerarmi un cittadino ad “honorem“, c’è una forte similitudine tra i due paesi sulla sfida lanciata dai propri politici, tesa alla realizzazione di un futuro “green“.
La nostra prima tappa è la visita alla “Cappella Baglioni“, opera magistrale del maestro Pinturicchio.
Successivamente ci dirigiamo verso Villa dei Mosaici assieme alla nostra guida, la preparata Alessandra.
Ci meravigliamo di fronte ai resti archeologici dell’antica domus romana e osserviamo con occhio clinico. l’innovativa struttura architettonica progettata con un vincente binomio legato al paesaggio e la storia.
I materiali dell’edificio sono quasi tutti ecosostenibili, con i rivestimenti delle pareti in rame e calcestruzzo pigmentato, che sono un continuum con le tonalità del tessuto storico, fino alle sinuose forme del tetto giardino, realizzato in legno lamellare.
Il saluto del Sindaco Moreno Landrini
Dopo aver passeggiato per le vie fiorite arriviamo nel Palazzo Comunale.
Ad aspettarci c’è il dinamico Sindaco Moreno Landrini, con cui ho instaurato un proficuo rapporto teso alla promozione turistica della Regione Umbria.
Dopo le foto di rito e una visita al meraviglioso Fondo Antico della Biblioteca Comunale, cominciamo a “buttar giù” alcune idee per un gemellaggio tra la città di San Vito, fondata settanta anni or sono da alcuni emigrati calabresi e Spello.
Il Primo cittadino e l’Ambasciatore sono due “fiumi in piena” e mentre assaggiamo piatti locali nel ristornate “La Cantina di Spello“, iniziamo a tessere un rapporto privilegiato tra paesaggio, enogastronomica e “green-economy“.
Ci sono tutti i presupposti per un partenariato strategico grazie alle rispettive radici culturali e all’idea di sostenibilità.
Le opportunità sono molteplici, perché Spello fa parte del comitato promotore che ha presentato con Trevi, Assisi, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto, in collaborazione con la Regione Umbria la candidatura olivata Assisi-Spoleto alla “Tentative List” italiana per l’UNESCO e dell’Associazione dei Comuni che gestisce, insieme ad Assisi, Nocera Umbra e Valtopina il “Parco del Monte Subasio“.
Oltre i colori
I vividi colori dell’infiorata, che hanno reso celebre Spello, non sono poi così diversi da quelli degli abiti tipici indossati nella foto da questa ragazza.
Variazioni cromatiche in un unico cuore latino.
Umbria, Spello, San Vito, questo percorso deve continuare!.
5 risposte
SPELLO è una città stupenda. Ci sono stato due volte e non posso dimenticarla.
Spello naviga a vele spiegate tra i dieci borghi più belli d’Italia. Anch’io quando posso amo tornarci. Come dico uno spellano in Abruzzo. Grazie per il messaggio,
Sono stata a Spello due volte ma leggendo il tuo articolo mi rendo conto di non averla vista ancora tutta, i mosaici della Domus romana per esempio li ho mancati e comunque è una buona scusa per tornare in un borgo così bello e accogliente che è proprio il caso di dirlo:” non c’è 2 senza 3….”
Erminia, grazie sempre per i tuoi celeri messaggi.
Spello? Assolutamente da tornarci. Non a caso è uno dei dieci borghi più belli d’Italia.
Bellissima notizia per la nostra stupenda cittadina. Buon lavoro Sindaco, portate avanti il nome della nostra bella Spello.