Una mattinata su di un altopiano
Forse “altopiano” non è il termine più adatto per descrivere la posizione geografica di questo minuscolo borgo adagiato su di una collina, anche se mi è sembrato il più consono per far comprendere ai miei lettori l’altitudine del suo centro storico.
Non ci sono tanti abitanti e quei pochi mi salutano con molta allegria, tranne il solito “tecnologo” della giornata che mi spiega come far volare il drone, posizionandolo nel miglior modo possibile per delle riprese d’altri tempi. La sua era solo una scusa architetta a dovere, per ammonirmi ed allontanarmi dalla sua cittadina.
Che fare? Facile: ascoltarlo e annuire alle sue richieste per poi dirigersi in un luogo dove cominciare il lavoro.
Borgo Marano tra storia e “dentifrici”
Il borgo Marano è un centro storico di grande bellezza affacciato sulla costa Adriatica, dove in una giornata soleggiata come questa si possono scoprire tante particolarità, che dal basso durante una passeggiata difficilmente salterebbero agli occhi.
La muratura in mattoni “faccia vista“, sapientemente sabbiata è la caratteristica principale della “cittadella“, anche se qualche “sbrego” dovuto probabilmente alle scosse hanno fatto venire giù qualche calcinaccio. Unico neo in questo meraviglioso cannocchiale visivo piceno.
A differenza di altri cittadine rivierasche, come Torre di Palme (https://mywandering-old.1net.it/torre-di-palme-inno-alla-solitudine/) non c’è il solito campanile a dominare lo scenario, bensì due robuste torri con rampicanti dai vivaci colori che caratterizzano il loro basamento.
In ogni parte del paese alto risalta un cognome: Ciccarelli. Penso qualche personaggio illustre a cui si è voluto dar lustro e scopro essere addirittura il fondatore della “Pasta del Capitano“, il dentifricio che ha cambiato ad inizio del secolo scorso la nostra igiene orale.
B&B, pulizia e ritorno a riti ancestrali

Distratto dalla bellezza del paesello e dalle faticose salite, rese ancor più difficili da tutto l’armamentario che ho con me, non riesco a concentrami sulle indicazioni turistiche e storiche e sui b&b , d’obbligo in questo magnetico posto.
La pulizia è tale da poter ammirare la bellissima pavimentazione, che muta al cambiare delle zone. Sembra di essere in qualche posto ancestrale, dominato dalle leggi della natura; lontani dai problemi attuali che feriscono la nostra quotidianità.
Nessun “affanno” particolare influisce negativamente sull’aura magica che si respira in questa calda giornata autunnale; nemmeno il rumore dell’autostrada, non così distante dallo stupendo borgo.
La strada infinita…Pensando ad un paese che non c’è
La principale rua lastricata, si trasforma appena fuori le mura in ruvido asfalto, ed una bella ragazza mora accompagnata da sua madre risponde con garbo al mio saluto. Scompaiono all’orizzonte e penso se sia stato meglio il mio approccio all’esistenza misteriosa e mai paga, piuttosto di una meno avventurosa.
Vorrei avere vizi “borghesi”: la partitella tra amici, l’ultimo pettegolezzo sulla bella di turno, il sushi con la ragazza conosciuta qualche giorno fa in palestra e che mi farà andare sicuramente di matto e le critiche sulla nostra classe politica, vivendo con sufficienza. La futilità è capita da tutti ed è la logica dei nuovi poteri forti.
L’unico impulso è quello di andare avanti, cercando di planare sui flutti dei tanti cambiamenti per percorrere nuove strade tecnologiche, purtroppo non oggetto dei miei studi e di cui sento un disperato bisogno, per mettermi al passo con i tempi.
Cupra Marittima è un sogno; una piccola “Itaca” a cui delicatamente il mio spirito si volgerà ogni qual volta le spire della malinconia prenderanno possesso di me. Una visione onirica; una minuta patria a cui ogni uomo aspira fin dalla sua nascita.
4 risposte
Sono rimasta affascinata e…commossa, ma soprattutto sono infinitamente grata per le parole con cui in questo articolo (che ho ritrovato oggi per caso su Facebook) Marco Iaconetti ha saputo descrivere la magia che contraddistingue il nostro meraviglioso Borgo Marano e che cattura ogni suo visitatore in qualunque stagione dell’anno! ????
Gentile Signora Luciani.
La vostra Cupra è un borgo dal cuor gentile.
Effettivamente in questi giorni di coronavirius, di crisi identitaria ed economica i nostri paesi avrebbero bisogno di un rilancio.
Abbiamo tutto ed in fondo nulla.
Spero che i miei articoli possano smuovere insieme alla cittadinanza le coscienze, per la salvaguardia dei nostri borghi.
Grazie
Finalmente si scopre che Cupra (Marano) è un borgo meraviglioso che ha una storia meravigliosa, dai “marano” per il trasporto del rame, alla “Dea Cupra”.fino a Ciccarelli. ovvero “La Pasta del Capitano”.
Io sono nato a Cupramarittima, ma da tempo vivo lontano-
Gentile Alberto Borri, grazie per il suo commento. Effettivamente Cupra Marittima merita tanto. A mio avviso il borgo Marano, dovrebbe essere maggiormente valorizzato da un punto di vista edilizio e turistico. C’è molto da fare a quanto ho visto.