David Bowie “Heroes” per un giorno
Dei singoli più amati di David Bowie, Heroes è sicuramente il più celebre.
Scritto nel 1977 a Berlino, durante un periodo in cui il cantante era divorato da droga e alcol, il testo è divenuto il simbolo della guerra fredda.
In terra teutonica scrisse i tre album della cosiddetta “trilogia berlinese“, di cui fanno parte Low, Heroes e Lodger e Heroes.
L’ispirazione fu presa mentre osservava gli incontri di due amanti clandestini, sottostante le torri di guardia.
Invece era solamente una metafora destinata a parlare dei saldi sentimenti di due giovani, che pur di vedersi sfidavano le fucilate dei Vopos.
Non ci sono più Heroes
Il mondo ha bisogno più che mai d’eroi; di quelli che fanno pazzie per una visione, un amore e un’idea.
Questi personaggi “mitologici” sono del tutto scomparsi, demoliti dal logorio di una società che ha fatto dell’omologazione il suo nuovo status symbol.
La rivoluzione “interinale” e il Covid, hanno spinto l’uomo nelle braccia di nuove coercizioni.
Non ci sono più motivazioni, se non quelle dettate dalla logica del consumo e di sfrenati istinti.
L’ultimo dei romantici gridava alla sua ragazza Heroes, implorandola di non andarsene per non scegliere strade sicure.
Il “Duca Bianco” però è morto e con lui l’ultimo dei sentimentali. Posso solo sognare, di essere anch’io eroe, anche solo per un giorno.