Grottammare nuovi stimoli percettivi.

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Conflitti interiori

La mia vita zingara mi ha portato in diverse parti del mondo e trovarmi confinato dentro 4 mura non fa che alimentare il desiderio d’intraprendere nuove elettrizzanti avventure.

Una barriera si è interposta nel mio animo e non riesco a trovare una forza neo pagana per valicarla e dirigermi verso quel mondo immaginario che avrebbe ricompattato il caos.

Mi sono razionalizzato con nuove terminologie e strane fobie così da divenire un docile schiavo di un artificiale mondo, in cui la volatilità di una cripto valuta vale più di un sentimento.

Sento proprio di aver perso qualcosa d’indecifrabile, un “travaso di bile” difficile da arginare, con il risultato che sto scrivendo articoli privi di quel pathos che mi hanno sempre contraddistinto.

Lo hanno in mano il mio, anzi il nostro futuro. Ed eccoci qui come mansuete cavie da fiera, in cui vivremo giornate prive di emozioni e dove l’archetipo dei prossimi “accordi sindacali” saranno ciclici; lavorare, mangiare e dormire senza la possibilità di avere una propria opinione.

Non ricordo da quando tempo non abbia superato il limes del “Regno Borbonico” per addentrarmi in quello “Pontificio“.

Poi uscire dalla propria regione? Che follia è questa, d’altronde la nostra “rivoluzione” si è fermata all’hastag #andratuttobene. A proposito a voi com’è andata?.

Fortunatamente il mio salva condotto lavorativo mi da la possibilità di scavalcare colori, zone e turpi visi anche se ho una grande difficoltà: la prevaricazione della “intellighenzia” social sul vero giornalismo.

Ma come faccio a controbilanciarmi agli influencer che con un video ci tengono vitali e con la testa sgombra?

Mi aspetta Roberto, un costruttore divenuto da tempo compagno “d’arme” e sopra tutto un piacevole amico con cui condivido comuni passioni.

Uno stupendo water-front

Uno stupendo water-front e il bell’arredamento urbano sono il biglietto da visita di un borgo divenuto celebre per la sua vivibilità.

Una lettrice al mio post mattutino commenta la mia foto con un :”GrottaAngeles”.

Come dargli torto. A “volo d’uccello” la città mi si offre alla vista con un bellissimo water-front puntinato da palme e delimitato da tortuose piste ciclabili e pedonali.

Non sembra una mattina di primavera, il termometro tocca i 6 gradi e il freddo mi penetra così forte dentro le ossa che maledico me stesso per aver dimenticato il giubbotto.

Le diverse prospettive mi fanno scoprire una Grottammare insolita con un bel quartiere il “Tesino Village“, un’intelligente urbanizzazione che ben si inserisce nel contesto costiero.

Questo borgo è un classico esempio delle cittadine rivierasche marchigiane in cui la linea ferroviaria divide il costruito e con il centro storico medioevale posto nella parte alta.

La passeggiata dell’animo

A quando la riapertura di questo fiabesco ristorante in cui spero di godermi gustosi manicaretti marchigiani, mentre sono rapito da un’alba adriatica?.

Dopo aver immortalato alcune case liberty, simboli del suo variegato retaggio culturale, saliamo vero il centro storico.

Una volta in alto un’idillio naturalistico si apre di fronte ai nostri occhi, deturpato purtroppo da un’alta palazzina, chiaro simbolo della speculazione edilizia negli anni del boom.

C’è poca gente in giro e la solitaria signora mentre rientra con il suo cane mi sbraita addosso ammonendomi di andar via, perché il rumore del drone molesta i suoi delicati timpani.

A qualsiasi latitudine mi sono dovuto abituare a duri epiteti e simpatici intercalari locali e ho imparato a esercitare la calma facendo “orecchie da mercante“.

Volo in alto per filmare la metafisica Piazza Peretti e mi accorgo di quanto sia difficile riprendere il paesino nella sua interezza a causa della sua conformità geografica.

Alcune volte perdo a vista il mio veivolo e nonostante la tecnologia GPS sia molto avanzata preferisco essere ligio alle normative Enac.

E’ una passeggiata dello “spirito” questa e Roberto preso dall’aura romantica delle poetiche rue, mi racconta il suo primo appuntamento con l’attuale moglie presso il ristorante “Borgo Antico“.

Si respira un’atmosfera d’incompiutezza, perché alcune case mostrano gli affascinanti segni del tempo.

Il Vicolo d’oro e il castellano

Uno scorcio di Grottammare e la sua stupenda “palette” di colori.

Alcuni edifici “affetti” da uno strano nanismo architettonico e colorate con delicate tinte mi rimandano ai mie giorni “praghesi“, alla mia città adottiva in cui sento forte il richiamo del mito e di antichi rituali alchemici, fondamenta della mia eccentrica vitalità.

Purtroppo è da qualche anno che ho disertato la bella Grottammare e mi sforzo di ricordare uno slargo dove poter decollare per trovare nuovi stimoli visivi.

Si vero l’avevo quasi dimenticata la bella torre incastonata nel tessuto medioevale come porta d’ingresso di una città a dimensione d’uomo.

La riprendo da diverse angolazioni e le giro attorno ma la luce non è favorevole, adoro “corteggiarla” in volo per le sue stupende merlature e superfetazioni storiche.

Probabilmente il rumore ha infastidito il “castellano” e infatti un signore con una folta barba apre la finestra della casa in muratura ancorata all’elemento puntiforme.

Prima di chiederci il perché della nostra presenza ci studia minuziosamente e osserva ogni nostro movimento. Probabilmente pensa che vogliamo violare la sua privacy, ma quando gli evidenziamo la nostra “giustificazione” ci indirizza verso altri punti d’interesse.

Grottammare sogno onirico marchigiano

Uno scorcio del borgo antico e del sottostante lungomare, preso d’assalto durante le serate estive pre-Covid.

Sento il bisogno di mutare per trovare un’ascetismo spirituale e quel silenzio in un mondo fin troppo rumoroso.

Ogni angolo del globo è virtualmente connesso e la mia rivoluzione “interiore” è mera utopia.

Eppure sento che questa gentile città mi tende la mano per regalarmi un attimo di pace.

Da quanto non mi sono seduto su di una panchina per godermi un’alba senza dover rincorrere il mio tempo?.

Come posso ringraziarti Grottammare per quest’attimo immortale concessomi se non dedicandoti questo mio pezzo. 

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4 risposte

  1. Complimenti per l’articolo ma sopra tutto per la sua visione poetica e d’insieme dell’uomo e del mondo.
    Grazie a nome di tutta Grottammare

  2. Grazie la pandemia e la sua bella cittadina hanno risvegliato sentimenti sopiti. Grazie ancora per il bel complimento.

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