La Costa Rica incontra i borghi del centro Italia

Dicono che “zio” Putin sia il più grande virologo, perché con la sua insensata guerra d’invasione ai danni dell’Ucraina, ha fatto concentrare l’opinione pubblica sulla geopolitica, facendo di colpo “scomparire” il Covid.
Ma c’è un paese che preferisce il ferro alla ruggine, la calma alla tempesta e tiene così tanto alla sua gente da aver smantellato il suo esercito: la Costa Rica.
In un mondo fin troppo rumoroso, ci sono ancora angoli di pace dove potersi riparare dall’attuale momento storico, ritrovando il tempo che si è perso nella frenetica società interinale.
Nella città di San Vito, capoluogo della regione di Coto Brus. batte un cuore italiano.
Il suo gene è stato tramandato dal signor Sansonetti e altri cento nostri connazionali, i quali fondarono questa città, rendendo produttiva l’area tropicale con minuziose opere di bonifica.
Little Italy in Costa Rica

E’ duro scrivere le emozioni di altri stando “comodamente” a casa.
Sono nella mia “confort zone” e lavoro al pezzo via WhatsApp con l’aiuto dell’ambasciatore Ronald Flores, il quale mi gira vocali e foto dell’evento.

Il giorno 28 febbraio si è festeggiata l’amicizia tra i nostri rispettivi popoli e si è discusso a lungo sul potenziale partenariato strategico con la città umbra di Spello e il suo circondario, teso allo sviluppo di un’economia sostenibile.
Hanno partecipato innumerevoli figure istituzionali, tra cui il Sindaco Barrantes, l’ambasciatore della Costarica in Italia Dott. Ronald Flores, l’ambasciatore italiano Dott. Fulvio Rustico, gli ambasciatori di Francia, Spagna, e la rappresentante dell’Unione Europea, nonché l’architetto Giancarlo Iaconetti, venuto dall’Abruzzo a rappresentare i nostri suggestivi borghi.
Anche i nativi hanno partecipato alla manifestazione insieme ai sopravvissuti italiani; sintomo della grande apertura della Costa Rica nei confronti del suo variegato melting-pot, non fatto solo di razze, ma di gentilezza e ospitalità.
Costa Rica la ricetta anti-Covid

La mia amicizia con l’ambasciatore Flores è nata per caso, durante una mia intervista.
Si è cementata nel proseguo dei mesi, grazie alle nostre comuni passioni fatte di viaggi e passeggiate tra le mura dei nostri cari borghi.
Una particolare fratellanza, che mi ha permesso di gettare le basi assieme al sindaco di Spello, Moreno Landrini, per un gemellaggio, dettato dalla stessa prospettiva, in cui il “green” sarà il sostantivo predominante del progetto.

E nonostante sia molto legato al nostro territorio, rivendico il diritto di andare alla scoperta delle mie radici sud-americane.
Ho ancora il biglietto per l'”irraggiungibile” Vietnam, scappato tra le mani a causa della pandemia prima e per le sanzioni all’Aeroflot, la mia “compagnia di bandiera” ora.
L’invito dell’ambasciatore Antonio Alessandro ad Hanoi è ancora valido.
Ma non importa dove mi condurrà la mia inesauribile vita.