Intervista a Giorgio Perreca, il “Leo Messi” del ring.

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Intervista a Giorgio Perreca, il “Leo Messi” del ring

Una foto d’epoca di un grande campione: Giorgio Perreca.

Un titolo altisonante di un’improbabile similitudine.

Per diventare un grande lottatore come Giorgio Perreca, bisogna avere delle serie motivazioni interiori e uno spirito di sacrificio, che uno strapagato calciatore si può solo sognare.

Leo Messi è il simbolo di “Qatar 2022“, il mondiale dell’ipocrisia; l’avvenimento mediatico più seguito dell’anno, in cui le morti bianche hanno sfiorato le 6.500 perdite, per la realizzazioni d’infrastrutture e stadi.

Riflettete 6500 morti, come se una nostra cittadina fosse sparita dalla viscere della terra, disintegrata dall’ingordigia umana. Quando gli interessi economici superano il senso umano delle cose.

Questo non è calcio ma esclusivamente business. Miliardi di Sapiens incollati alla tv per un attimo hanno dimenticato i propri problemi; ma alla fine chi se ne frega, l’importante sia Goal.

Dal canto mio, ho preferito mettermi a disposizione del maestro Domenico Falconi, proprietario della palestra “Accademia Sport da Combattimento“, per intervistare il Giorgio Nazionale piuttosto che assistere alla finale mondiale.

Stage con Giorgio Perreca

Gli atleti della palestra “Accademia sport da combattimento”, con al centro Giorgio Perreca. (Accosciato il maestro Domenico Falconi).

La kick-boxing è stata una parte importante della mia gioventù, fino a quando sono stato colpito da una malattia degenerativa agli occhi e mi ero ripromesso che una volta sconfitto il male avrei recuperato parte del tempo perso, facendo attività che in passato mi erano state negate.

Passati gli anta ho voluto riprovarci e grazie alla professionalità dei miei maestri Domenico Falconi e Davide Pandoli, sento di aver ritrovato “simmetria” e “distanza”.

La video intervista a Giorgio Perreca l’ha trovate nel mio articolo, agli appassionati preferisco sottolineare questo sia stato formativo lo stage, che mi auguro di ripetere il prima possibile.

L’innata bravura di questo straordinario combattente risiede nel coniugare semplicità oratoria e facilità di movimenti, così da memorizzare con naturalezza tecniche di difficile esecuzione.

Rispetto il campione Perreca, capace di aver difeso il titolo mondiale nella sua specialità, per ben 13 volte ma soprattutto l’uomo: umile e professionale e con cui sento di aver cementato un genuina amicizia, rarità per atleti del suo stampo.

La kick boxing?. Non è solo uno sport. 

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