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“Maccartismo” e Neoclassicismo

Il logo del laboratorio, dove ho tenuto la mia intervista per comprendere cosa si cela dietro questa moda, che ha fatto presa su tanti giovani e non.

Non amo i tatuaggi, anzi inizierei una “caccia alle streghe” in stile maccartismo, per arginare il dilagarsi di questa astrusa moda, con la motivazione che nell’epoca del glorioso impero romano erano ad esclusivo appannaggio dei barbari.

Sono per il Neoclassicismo ed amo la purezza delle forme, con uomo poco incline a vizi e gozzoviglie e questo mio pensiero mi confina nel cerchio vorticoso degli “anta”. Non capisco proprio chi voglia disegnarsi sulla pelle qualcosa di diverso da quello che in fondo è, oppure il demolire la propria privacy, mettendo in risalto sul proprio corpo dolori ed emozioni.

Personalmente nell’era social sono molto geloso di me stesso e della mia quotidianità e voglio confinare i miei pensieri negli anfratti più segreti del mio animo, senza pubblicarli su un social o farmi “macchiare”.

Non me ne voglia la nuova  “legione” di tatuati ne gli addetti ai lavori, il mio non è bigottismo, ma solo il desiderio di capire quali sono le reali motivazioni che spingono una persona a compiere un tale gesto, ed i suoi significati più profondi.

Da “Pat Tattoo”

Il mio intervistato , durante il disegno di un tattoo. Fantasia e manualità devono essere da collante per la realizzazione di un buon risultato.

Nel mio corso di difesa personale, trovo persone altamente tatuate a partire del mio istruttore ed appunto dal tatuatore Patrizio, tra l’altro un volto noto diversi anni or sono alla trasmissione “Uomini e donne. Chiedo se posso intervistarlo, per soddisfare la mia voglia di conoscenza su di un mondo che non mi ha mia entusiasmato.

M.I.:”Laboratorio Pat Tattoo, appunto per parlare di questa moda che ha preso il largo già da più di un decennio. Che ruolo svolge nella nostra quotidianità?”.

P.M.:”Buonasera a tutti, attualmente il tatuaggio ha sconfitto molti tabù e se molti anni fa molte persone preferivano nascondere i propri “disegni” corporei, oggigiorno la tendenza si è invertita. Basta andare al mare, una vetrina dove poterli sfoggiare“.

Tatuaggi e riti ancestrali

M.I.”I tatuaggi hanno rivestito durante i secoli alcuni significati profondi: riti ancestrali e poteri taumaturgici. E’ solo una moda passeggera o molte persone continueranno a farsi disegnare le proprie emozioni?”.

P.M.:”Tatuarsi per moda è una scelta inopportuna, perché se dovesse cessare il boom ci troveremmo scolpiti sulla pelle centimetri indelebili di una vita appartenuta ad un passato di cui non ci si riconosce più. E’ una scelta importante ed in cui bisogna credere, poiché cambia il corso della nostra esistenza. Sicuramente il mio lavoro crescerà negli anni avvenire dato l’innumerevole mole di clienti”.

Il ruolo dei social

M.I.:”Su Instagram, calciatori, modelle e personaggi dello spettacolo, esibiscono corpi con tatuaggi di diversa foggia. Pensa che i social svolgano un ruolo davvero così importante?”.

P.M.:”Sicuramente hanno implementato la loro diffusione, perché i ragazzi quando vedono sui social i propri idoli tendono ad emularli. Infatti nel mio studio vengono tanti giovani con delle foto “rubate” su profili noti di Instagram e vogliono che li copi sul loro corpo. Naingollan è l’esempio più palese“.

I social svolgono un ruolo molto importante per l’evolversi dei tatuaggi.

M.I.:”Sicuramente ogni persona da al tattoo un proprio personale significato. Quali sono le state richieste più strambe?”.

Strane richieste

P.M.:”La richiesta più strana mi è stata fatta da un ragazzo appassionato di film sulla malavita; una lacrima sottostante il suo occhio, ma mi sono stupefatto non tanto per la sua posizione, quanto per il suo profondo significato.       

Mi sono rifiutato, perché se in Italia passerebbe inosservato, in Russia questo tipo di tatuaggio ha un significato esoterico molto profondo, poiché radicato nella sua arcaica società”.

Organizzazioni criminali e tattoo

M.I.:”Rimaniamo nell’ambito della criminalità organizzata. Sia nella Mafia russa, la cosiddetta Organizacija e la Yakuza giapponese, il tatuaggio svolge un ruolo molto importante, cioè quello di appartenenza ad un clan.”

P.M.:“Vero nella Mafia Russa, il tatuaggio ha un ruolo determinante. Per esempio i galeotti mostrano delle “cupole”, per evidenziare gli anni scontati o da scontare all’interno di un penitenziario.

Le immagini religiose identificano il membro di una banda criminale e non connotati legati alla fede ortodossa. La celebre lacrima, di cui ti avevo accennato, identificano un assassino, e per questo il mio precedente rifiuto.  

I mafiosi hanno impresso sul proprio corpo un proprio codice deontologico, perciò è importante conoscerne il significato, onde evitare seri problemi.”

Tattoo e tecnologia

M.I.:”Nel nuovo mondo tecnologico, il suo lavoro rimarrà confinato in ambito squisitamente artigianale, oppure ci sarà un’ evoluzione? Per esempio tatuaggi virtuali o 3D?”.

P.M.:”Spero che la tecnologia non cambi l’essenza del mio lavoro, prettamente di natura artigianale. Bisogna rispettare la sua tradizione e mi auguro che la tecnica di esecuzione rimanga la stessa negli anni avvenire, senza troppi sconvolgimenti.

Amanuensi del corpo

Un tatuaggio stilizzato su di un avambraccio.

La mia idea non muta, mentre questo bravissimo “amanuense”  del corpo mi mostra foto di particolari bozzetti stilizzati old-style, che piacciono anche ad un compassato come me.

Anche se i tatuaggi affondano le radici nella notte dei tempi, rimarranno parte integrante della nostra nuova società e la loro esistenza correrà parallelamente finché la nostra razza calcherà la terra.

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