Un gradito invito
La sempre gentile signorina Assel Yeskandirova (https://bit.ly/2pwFVIs) mi invia un messaggio via Whatsapp per un appuntamento musicale con l’Orchestra accademica, folkloristica ed etnografica “Otyrar Sazy“.
Un piacevole invito, anche se in un primo momento volevo declinare l’invito facendomi vincere dalla mia pigrizia mentale.
Arrivato nel cuore della città Eterna m’imbatto negli interminabili lavori del nuovo snodo metropolitano e sento crescere una gran rabbia per il destino dell’Urbe, oramai alla mercé della mala politica. Una sconfitta per una nazione intera; ma questa è un’altra storia.
Sono in largo anticipo e raggiunto il Teatro Umberto Primo preferisco rimanere in attesa seduto dentro la hall, piuttosto che prendere posto. La noia è stemperata al passaggio di tante belle ospiti di chiara origine kazaka, con delicati lineamenti e simpatici occhi a “mandorla”.
La sala è gremita in ogni ordine di posto e i tanti presenti arrivati alla spicciolata provengono da diverse regioni della nostra penisola, sintomo che il Kazakistan non è più una “meteora”, ma una meta sempre più gettonata.
Ritmi kazaki e cuore italiano per una serata indimenticabile
Non ho una terminologia musicale adatta per descrivere l’aura magica che inonda il mio animo durante lo spettacolo.
Rimango in visibilio e sono soddisfatto di non aver fatto vincere la mia stanchezza; infatti quando leggo gli orari della chiusura della metro di Roma sono amareggiato nel dover abbandonare la sala senza aver goduto appieno il concerto.
I cambi di ritmo, l’abbigliamento tipico ed i particolari strumenti sfiorati con tanta agile delicatezza sono un biglietto da visita di un’orchestra che rimarrà nel mio cuore negli anni avvenire.
Grazie alla bravura dell’orchestra, sono riuscito a tornare indietro al mio piacevole soggiorno nel cuore della steppa passeggiando nuovamente tra le ampie arterie della sua capitale: Nur Sultan.
Un ringraziamento particolare durante l’immortale “O sole Mio” va ad entrambe le due nazioni distanti in usi e costumi, ma in questa magica serata unite nella musica e nella tradizione.