Sussurrando alla Puglia.

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Sussurrando alla Puglia

A sinistra il Console Onorario Ing. Bepi Costantino (Giurisdizione Puglia, Campania e Abruzzo), al centro l’Ambasciatore della Repubblica di Costa Rica in Italia, Dott. Ronald Flores e destra il Segretario Generale Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise Massimo Salomone

Chi leggerà il mio articolo e successivamente vedrà il mio video penserà che sia andato fuori tema.

Scusatemi, ma è stato più forte di me, perché dopo aver passeggiato nel centro storico di Bari e quelli di alcuni piccoli borghi pugliesi, ho sentito la necessità di omaggiare questa stupenda regione.

Mi perdoni anche il Console Onorario della Costa Rica Bepi Costantino se parlerò più della nostra “gita” fuori porta, vissuta assieme all’ambasciatore Ronald Flores, piuttosto che del suo operato, ma questi luoghi incantevoli si sono legati magicamente alla mia esistenza.

Barivecchia” pullula di turisti e sembra aver dimenticato le dure giornate targate Covid.

Ci perdiamo tre le labirintiche viuzze, fatte di stradine e piccoli cunicoli, sui cui balconi svolazzano lenzuoli che garriscono al vento, dando un tocco di velato romanticismo a tutto il quartiere.

Arriviamo nei pressi della Chiesa di San Nicola, realizzata con austera semplicità tanto da emanare una vitale fierezza.

La cripta ortodossa è stata costruita a più riprese e ciò si evidenzia dai differenti stili delle colonne.

Foto panoramica di Bari.

La più importante è posta in una angolo e cela un mistero, infatti si narra che fu vista galleggiare nelle acque di Bari all’arrivo delle reliquie del Santo.

Nessuno riuscii a prenderla, ma la notte che precedeva la riposizione delle sue reliquie, mancando una colonna, S. Nicola intervenne a completare l’opera, così quando i baresi udirono suonare le campane accorsero alla Basilica e videro il santo che con due angeli installava la colonna.

Ci sono diversi gruppi di ucraini che pregano in religioso silenzio per una pace che ancora sembra lontana.

Dopo aver gustato i manicaretti locali, il Console Costantino mi racconta da dove provenga la sua passione per la Costa Rica; un intermezzo tra “Bel Paese” e il centro America.

 Bitetto la democrazia dei ragazzi

I ragazzi di Bitetto, persi tra le parole del Console Onorario Bepi Costantino.

Nella ridente cittadina di Bitetto la via di una nuova urbanizzazione è stata dedicata alla Costa Rica, grazie all’impegno del Console Costantino e quello del sindaco Fiorenza Pascazio e della sua amministrazione.

Il tema è incentrato sulle opportunità di questo paradisiaco e demilitarizzato paese; un vero e proprio laboratorio sperimentale in materia di green economy.

Sono stati invitati alcuni bambini delle scuole medie, di fronte però non mi sembra di avere degli sprovveduti, ma dei ragazzi con una consapevolezza maggiore rispetto a tanti adulti di mia conoscenza.

Sono attenti e porgono domande all’esaustiva spiegazione del Console Costantino, che traccia febbrilmente una linea cronologica riguardo la recente storia costaricense.

Questi giovani sono parte integrante della politica locale e lavorano congiuntamente all’amministrazione per migliorare gli standard di vita del loro piccolo centro.

Foto ricordo nella Sala Consiliare del Comune di Bitetto.

Se pur figli minori dell’attuale e disincantata società interinale non mi sembrano inquinati dalle loro leggi.

Nei loro fanciulleschi lineamenti risplendono meravigliosi sogni, quelli sani e giusti dettati dalla sete di conoscenza.

Sono un chiaro messaggio di speranza alle persone che hanno perso la via, perché in un mondo sempre piu’ folle, sono la risposta ai nostri tanti dubbi.

Il loro futuro? Per adesso un possibile gemellaggio con i propri coetanei costaricensi. Per Bitetto un grande orgoglio.

Adelfia

Uno scorcio romantico della suggestiva Adelfia.

Quando il simpatico Max viene a sapere di avere di fronte nientemeno che l‘Ambasciatore Ronald Flores, si propone in tutti i modi per farci vivere appieno le ricche tradizioni pugliesi.

Ci tiene molto al suo piccolo paese e prima di mostrarci il nostro alloggio, ci fa fare una passeggiata nel suo centro storico.

La Puglia da più di un decennio è stata presa d’assalto da frotte di visitatori, così da aver perso parte della suo candore, ma ad Adelfia si respira un’aria diversa, molto più genuina.

Si può entrare dentro una macelleria e farsi cucinare un filetto di carne da consumare in strada o a casa, oppure ciarlare tutta la notte, mentre si è seduti sui gradini delle scale della propria abitazione.

Quest’ultime rivestono una grande importanza, non tanto per il loro aspetto strutturale, quanto perché nei tempi passati sui corrimano della via “Dei Fiori” si legavano gli animali. Un “Parking and Go” pugliese dei secoli andati e unico nel suo genere.

Un ponte divide Adelfia in due differenti rioni, come se si fosse materializzato un muro immaginario sull’esempio di Cipro, facendo “rinfocolare” gli animi di questa semplice gente in una campanilistica rivalità.

San Trifone è dipinto con armi e corazza sopra un accesso cittadino e sembra voler spiccar il volo, ma la sua variopinta figura cozza con il bianco colore della città.

Adelfia è il baricentro della Puglia ed è una tappa obbligata.

Una signora anziana prima di raggiungere l’auto mi regala un vaso di fiori. Persone amabili di un paese ospitale, che mi ha dichiarato tutto il suo amore.

Matera, Minervino e la sfortunata Castel del Monte

Matera capitale della cultura Europea 2019 non è stata scelta a caso. Una città unica nel suo genere e dal grande “carattere”.

Usciamo dalla Puglia ed entriamo in Basilicata senza accorgercene. I confini sono labili e i paesaggi unici. Questa Italia continua a sorprendermi continuamente per la sua incantevole natura.

Mai visto un tavolato del genere che si estende a vista d’occhio con rigogliosi papaveri e la possibilità di fissare l’orizzonte infinito.

Matera ci attrae. E’ sveglia, contemplativa e fantasmagorica. Fino ad un decennio fa anonima oggi un must meridionale da non perdere.

Come da titolo sussurro alla Puglia, ma strizzo l’occhio a buona parte del sud, compresa la Basilicata.

Una Petra in miniatura dove i saliscendi, sono i veri pericoli per i miei stanchi polmoni.

La strada di ritorno è lunga e dopo aver doppiato Minervino ci dirigiamo verso il castello di Castel del Monte.

L’altopiano delle Murge mette in risalto tutta la bellezza espressiva del castello, che giganteggia su tutto il contesto.

Posso finalmente, dopo averla vista solo in foto, visitare un’opera del nostro superbo corollario architettonico ed esaudire il mio desiderio.

La nostra scelta era caduta sul borgo di Alberobello. Un piacevole errore che mi darà l’opportunità di tornare in terra di Puglia.

Arriviamo nei pressi della salita che conduce al maniero ma un addetto ai lavori ci blocca tempestivamente. Gucci ha scelto questa mistica location per una sua sfilata.

Sono deluso e mi consolo al fatto che una volta entrato in simbiosi con la Puglia, questa affascinante terra si è legata poeticamente alla mia esistenza.

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