Viaggio nell’interno d’Abruzzo
La delegazione costaricense che è venuta in visita in Abruzzo è rimasta sbalordita di quanto sia variegata la nostra regione.
Fortunatamente hanno visitato solo pochi borghi, altrimenti non sarebbero più andati via.
E’ stata una visita “semi-istituzionale“, poiché ci siamo interfacciati con i sindaci dei paesi che abbiamo visitato: Paolo Federico di Navelli, Cristina Di Pietro di Civitella del Tronto e Antonio Di Bartolomeo di San Demetrio Ne’ Vestini.
Ho avuto così l’opportunità di osservare il nostro territorio sotto un’altra prospettiva e cogliere delle minuzie a me sconosciute.
Navelli speranza al sapor di zafferano
Nonostante ami la nostra regione, non mi sono mai sentito parte di essa.
Infatti ho due sentimenti contrastanti. L’ odore acre della nostra terra a cui mi sento legato e il suo retrogusto metallico, fatto di una paralisi economica e burocratica dura da superare.
Navelli mi si presenta ancora ferita a morte, ma la ricostruzione m’infonde una gioiosa speranza.
Nonostante gli amici costaricensi siano stanchi per il lungo viaggio, camminare tra le tortuose strade in pietra diventa come per magia meno faticoso.
I nostri abiti, sembrano idealmente impregnarsi del profumo di mandorlo e zafferano, le coltivazioni tipiche della bella località.
Passato Palazzo Santucci ci ritroviamo a camminare a ritroso sui nostri passi e ci imbattiamo con Laura, la proprietaria del locale il “Grottino del Borgo“, che aprirà i battenti a giorni.
Una scommessa ardua, ma dal forte significato per un’intera comunità.
Navelli vuole tonare a vivere per riappropriarsi dei fasti di un tempo.
Arrivati in Comune, come da deformazione professionale, m’immergo nel involucro architettonico, un sapiente binomio di solidità statica ed ecosostenibilità.
L’enorme vetrata a ridosso del centro storico è un “terzo occhio“, da cui osservare il meraviglioso tessuto cittadino.
Civitella del Tronto una speranza per la pace
Il Sindaco Cristina mi conosce bene, sa quanto ami la sua città, quindi assieme al suo collaborativo vice sindaco Riccardo De Dominicis, ci accoglie con molto calore.
Le lastricate viuzze di Civitella del Tronto hanno oramai impresse i calchi delle mie scarpe, tante siano le volte che le ho percorse.
Oggi ho le gambe molli e tento di non pensarci, per tenere il passo del gentile Riccardo.
I saliscendi sono faticosi, ma il nostro cicerone mi pare avvezzo alle dure salite, come buona parte dei suoi ginnici concittadini.
Forse oltre ad essere annoverato come uno dei “Borghi piu’ belli d’Italia“, dovrebbe essere etichettato come “Il borgo piu’ in forma d’Italia“.
Incontriamo due suore e si fermano per salutarci.
L’ambasciatore della Costa Rica è un uomo dalla grande caratura morale e propone un minuto di raccoglimento per le vittime della guerra.
Mi viene da sorridere a come sia strana la storia. Queste rue cementate con odio e sangue, oggi tentano strenuamente di ascoltare le nostre preghiere per porre fine dell’escalation militare tra Russia e Ucraina.
La Fortezza è in restauro, ma rimane pur sempre affascinante. Una volta “rimessa in piedi“, diventerà il “contenitore” piu’ importante in regione in cui svolgeranno diverse manifestazioni.
Terminata la visita ci dirigiamo in Comune e testiamo la nostra forma fisica passando attraverso il vicolo più stretto d’Italia.
Riusciamo nell’intento, gli stravizi degli squisiti manicaretti abruzzesi non hanno intaccato troppo i nostri stomaci.
Si sogna tra le mura cittadine e lo si fa in grande. Forse un futuro gemellaggio tra Civitella del Tronto e la città di San Vito di Coto Brus, nella Costa Rica, non è poi così lontano.
San Demetrio Ne’ Vestini: arte, grotte e torroni
Sinceramente dopo Navelli ci siamo diretti a San Demetrio Ne’ Vestini, ma ho preferito dare dinamismo al mio racconto.
Le Grotte di Stiffe mi hanno così impressionato che le ho dovute forzatamente metterle in scaletta.
Dopo qualche mese rieccomi nuovamente tra le gole di queste maestose montagne, in compagnia del sindaco Antonio Di Bartolomeo e della simpatica guida Laura, a cui avevo promesso di tornare con qualche figura istituzionale.
Questa volta mi sono superato, tanto da non aver portato solo l’Ambasciatore della Costa Rica in Italia, quanto un’intera delegazione.
Aspetto fuori dalle grotte, siamo in troppi. Ho altre occasioni per tornare, per i miei ospiti sarà piu’ complicato.
Precedentemente mi fu detto che la presenza umana muta l’ecosistema della caverna, come in un’adolescente in piena pubertà, così decido di rimanere fuori per non stravolgere gli “ormoni” di questo ragazzo, facendolo crescere troppo in fretta.
La piccola Noemi, figlia della nipote dell’ambasciatore Flores, rimane estasiata della magnificenza delle grotte e mi racconta la sua personale esperienza.
Se pur figlia della tecnologica “Generazione Alpha” è una bambina cresciuta con dei veri valori, sintomo di una Costa Rica, che ha ancora in seno una buona scorta di genuinità.
Non è proprio la stagione adatta per venire a San Demetrio; i mandorli in fiore che perimetrano il lago di Sinizzo sono spogli. Nonostante ciò rimane un luogo celestiale.
Ci consoliamo con una breve visita alla Chiesa di San Demetrio di Tessalonica e con il saluto del Sindaco e della sua amministrazione, la quale ben conosce le attrattive della Costa Rica e il suo originale Ministero della Felicità.
Dal canto suo la sua cittadina abruzzese è celebre per l’industria dolciaria.
Un altro settore pronto a maturare in questa doppia sfida commerciale e turistica tra due delle zone piu’ “green” del nostro globo.