Osso, Mastrosso e Carcagnosso
Nel XV secolo tre cavalieri spagnoli Osso, Mastrosso e Carcagnosso, dopo aver lavato con il sangue l’onore della propria sorella fuggono nel nostro meridione, gettando le basi per le “onorate società” di Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra.
Una strana leggenda che fa riflettere sul nostro tessuto storico e sociale, alle prese fin dall’antichità con il problema della criminalità organizzata.
Roberto Saviano, nel suo best seller Gomorra ha saputo raccontare con estrema lucidità aneddoti e caratteristiche, mostrandoci un mondo parallelo alla nostra quotidianità, che vive in bilico tra restrittive regole e violenza.
Walter Lippa. “Carlucciell” di Gomorra
Gomorra è stato “tradotto” visivamente dalla magica regia di Sollima, che ha tenuto con il fiato sospeso tanti fan facendoli “identificare” idealmente, con gli innumerevoli personaggi che si avvicendavano tra loro.
La figura di Carlucciell, interpretata magistralmente da Walter Lippa è personalmente una delle più carismatiche, perché funge da “spartiacque” nella faida tra i vecchi del clan della famiglia Savastano, attaccati a vecchi retaggi criminali e la spavalderia della nuova generazione, desiderosa di caldeggiare una scissione.
Partiamo dall’inizio, fiction, serie tv e teatro
M.I.: “Buonasera Signor Lippa, oramai gli appassionati la identificano con la figura di Carlucciell, mentre lei ha un background di tutto rispetto. Quando ha sentito che la sua vocazione artistica potesse divenire la sua ragione di vita?”.
W.L.”Gomorra mi ha consacrato al grande pubblico ma in precedenza ho lavorato in teatro, recitato come personaggio, comprimario e protagonista di puntate nella Mediaset, oltre alla Rai.
All’inizio la mia carriera è stata tutta in salita e per realizzare il mio sogno ho lavorato duramente, dividendomi come acclamato barman, con cui mi mantenevo per pagarmi gli studi e le lezioni di recitazione presso l’Accademia di Roma.
Sono laureto in campo odontoiatrico e come tanti colleghi ho dovuto fare inevitabili sacrifici che mi hanno ampiamente ripagato, grazie anche all’affetto del pubblico.
Sollima: la scelta di Carlucciell
M.I.:”Stefano Sollima le affida il magnetico personaggio di Carluciell. Qual’è stata la reale motivazione?”.
W.L.:”Per entrare nel cast di Gomorra ho assillato così tanto il casting director da essere stato contattato per un ruolo marginale, poi Stefano Sollima è rimasto molto colpito dal mio provino da scritturarmi per un membro chiave del clan Savastano.
Sono convinto che la mia rabbia lo abbia convinto. Venivo da un anno in cui non avevo quasi mai lavorato e probabilmente la mia determinazione ha fatto breccia nel suo immaginario.
Successivamente il nostro rapporto è stato cementato da una reciproca stima ed i suoi suggerimenti sono stati la chiave del mio successo. I fans tengono bene impresso il celebre schiaffo dato a mio “nipote” Tonino Spiderman, che non aspettandosi nulla di simile ha reso più espressiva la sequenza.
Inoltre è riuscito a tirar fuori il meglio di me e nella sequenza in cui “uccido” Alessio (Tonino Spiderman), mi ha fatto alzare volutamente la visiera del casco per far leggere il mio contrasto interno.
Quel ciak mi ha consacrato al grande pubblico dandomi una inaspettata notorietà”.
Walter Lippa una riflessione sul Sistema
M.I:”Mi scusi la franchezza, prima di Gomorra non la conoscevo e si è calato così bene nella parte da indurmi a pensare, che fosse un uomo di camorra. Dopo la sua magistrale interpretazione, cosa pensa del Sistema, uno stato nello stato versatile e meritocratico?”.
W.L.:”Voglio essere schietto come lo è stato con me. Purtroppo il Sistema è composto da menti geniali, che purtroppo usano il loro “potenziale” per fare del male. Se l’adoperassero in un’altra maniera, sarebbe tutta un’altra storia.
Potrebbe far sorridere ma voglio assolutamente chiarire di non essere un uomo di camorra, ma solo un attore che ha interpretato un personaggio malvagio. Addirittura ho ricevuto minacce e telefonate anonime.
Vediamone il lato positivo: abbiamo lavorato così bene da aver turbato gli animi dei telespettatori.
Walter Lippa, Gomorra, Romanzo Criminale e Hollywood
M.I:”Da Romanzo Criminale a Gomorra, il nostro cinema dimostra di sfornare talenti che non hanno nulla da invidiare ad i divi di Hollywood. L’emorragia economica italiana è inarrestabile, facendo fuggire i nostri “cervelli”. Ha mai pensato di realizzare il sogno “americano”?
W.L.:”Attori del calibro di Matthew McConaughey ci hanno fatto i complimenti e questo fa riflettere sul reale valore del nostro cast.
Gomorra ha dato un grande risvolto mediatico al nostro cinema, ma siamo troppo distanti dagli States.
Mentre l’America, sforna in continuazione attori e serie televisive, noi siamo legati a nomi, amici degli amici e vincolati a vecchi retaggi provinciali che limitano il nostro cinema all’interno dei nostri confini.
Dopo la parentesi positiva di Gomorra, il mio nome ha avuto un nuovo giro di vite dandomi l’opportunità di lavorare con diversi attori americani. Di questo sono ampiamente soddisfatto.
Qualche volta ho carezzato l’idea di trasferirmi ad Hollywood, ma a differenza del passato, mi è mancato quel coraggio dettato da un drastico cambio di vita. Mi sono iscritto in Accademia in età avanzata e la stringente prassi burocratica americana mi ha fatto desistere.
Me ne rammarico, sopratutto quando alcuni addetti ai lavori mi sottolineano che ho le carte in regola per coronare il sogno americano, grazie anche al mio impeccabile inglese.
Walter Lippa non solo Gomorra
M.I:” Riguardo al suo futuro? Ha nuovi progetti in cantiere?”.
W.L:”Dopo il successo di Gomorra la mia vita lavorativa è cambiata, l’unica pecca di essere relegato perennemente nel ruolo del malavitoso. Non mi dispiace, anzi la cosa mi diverte, perché fuori del set ho un indole bonaria.
In questa maniera posso sfogare al meglio le mie frustrazioni ed “invidiare” persone che hanno una spregiudicatezza che a me manca.
Sinceramente mi dispiace di essere ricordato solo per la figura di Carlucciell, perché ho interpretato personaggi molto più intriganti, come Taron Iron nel film “In the Broken Key”, in cui ho recitato affianco a Geraldine Chaplin figlia del celebre Charlie, in un film diretto da Luois Nero, apprezzato regista sia negli States che a Bollywood.
Ho lavorato con tante star internazionali; il compianto Ruther Hauer, Christopher Lambert, William Baldwin e sono ricordato per una parte assegnatami da Denny Boyle, che se pur piccola mi ha dato lustro in quanto sono apparso nel suo trailer.
Oltre a Carlucciell, un’altro personaggio a cui sono affezionato è quello di Paride nel film “I due Soldati” di Marco Tullio Giordano, in cui scherzosamente ho scritto, che ogni qual volta la mia fidanzata vede il film ha degli attacchi di ninfomania nei mie confronti”.
L’anno scorso ho lavorato come protagonista in un film al cinema dal titolo “KNE” di Alessio Pasqua e del produttore Ivan Orrico, dove sono il protagonista ed interpreto Ciro Sarno, membro dell’omonimo clan. Dovrebbe uscire ad ottobre di quest’anno.
Osare per un sogno azero
Walter Lippa, mi racconta di come il suo produttore Ivan Orrico, abbia optato per un lavoro nel “mio” Azerbaigian, soddisfacendo le proprie velleità artistiche ed economiche, tralasciando così lo scetticismo che lo aveva animato prima della partenza, quando pensava ad un paese non al passo con i tempi.
Un sogno fantastico che anche questo gentile artista mi ha suggerito di cullare, perché figlio, come noi tutti di una generazione azzerata da una stagnazione mentale che perdurerà per molto tempo.