Abcasia: il Paese della Generazione 2.0

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Ci sono paesi che sembrano essere riposti nei cassetti della memoria e che invece grazie alle nuove tecnologie stanno irrompendo nella nostra quotidianità. Non sempre la globalizzazione, spesso amaramente criticata, porta con sé aspetti negativi. Grazie al rinnovato interesse che il Caucaso sta destando nello scacchiere mondiale che sono venuto a conoscenza dell’Abcasia, una giovane nazione nata dalla disgregazione dell’ex Urss e resa famosa dai suoi idilli naturalistici.

Esma Argegno,

A maggio lo visiterò e volevo avere una panoramica della sua affascinante storia intervistando la giovane giornalista di “Respublika Abkhazia”, Esma Argegno,  cui Eurasia News sta gettando le basi per un futuro rapporto lavorativo.

I suoi tratti italici ed il suo cognome molto simile alla omonima città in riva al Lago di Como mi fa respirare subito aria di casa e capisco all’istante che nascerà una collaborazione che andrà oltre il mero interesse giornalistico.

Qual è stata la tua vita nel paese dopo la guerra?

 Spesso mi faccio questa domanda per capire cosa è davvero cambiato nella mia vita dopo la guerra e se sono felice di vivere in Abcasia. Ogni conflitto crea dolorose ferite che solo il tempo a lungo andare lenisce. Il nostro è un travagliato passato che spesso riaffiora nelle menti della nostra popolazione che non ha mai cancellato gli orrori della guerra.

Mi sono trovata a scrivere un articolo su questo argomento immedesimandomi sui tanti giovani soldati che hanno combattuto per la libertà del mio paese e che adesso sembrano aver ritrovato quella gioia di vivere a cui non erano più avvezzi.

Alcuni alla fine dell’impero sovietico avevano tanti sogni come tutti i loro coetanei ma hanno dovuto dolorosamente abbandonarli. Gli anni successivi non sono stati facili ma il loro contributo non è stato vano e nessuno di essi si è perso d’animo reinserendosi nella società civile e contribuendo alla rinascita del paese.

Il nostro è uno spirito mai domo ed anche se mi sono laureata a Mosca, una città cosmopolita e dalle mille occasioni ho preferito tornare nella mia città per dare un valido sostentamento alla conoscenza del paese pubblicizzandolo con il mio lavoro. Penso di aver fatto la scelta giusta.

La repubblica dell’Abcasia è un paese giovane riconosciuto dalla Russia, Venezuela e Nicaragua. Siete in contatto con altre nazioni?

Danze tipiche.

Il ministero degli esteri sta contattando molti paesi per creare dei protocolli d’intesa internazionali. E’ una questione di tempo, ma sono convinta che i nostri politici riusciranno in questo nobile intento promuovendolo con manifestazioni artistiche e sportive.

Quali sono le relazioni tra l’Abcasia e l’Italia?

Precedentemente i due paesi sono stati legati da relazioni economiche ed al momento stiamo cercando di riattivarle. Il nostro ambasciatore a disposizione Vito Grittani, tuo compaesano risiedente a Capurso è uno dei nostri politici più attivi, perché fautore dell’associazione “Europa-Abcasia” con sede a Roma oltre che promotore dell’inaugurazione dell’’Istituto della cultura Abcasa, intitolato a Dmitry Gulia. Abbiamo, anche un club “Unesco Abcasia” fondato per dare un’immagine positiva delle nostre tradizioni.

Ti piacerebbe collaborare con l’Italia, ma soprattutto perché consiglieresti di visitare il tuo paese agli occidentali che maturano questa idea?

Abbiamo entrambi secoli di storia che se pur diametralmente opposti possono sfociare in collaborazioni turistiche ed economiche. Il nostro temperamento è molto simile al vostro ed infatti ho molti amici italiani e spero di collaborare con giornalisti ed imprenditori della penisola per cementare una solidale amicizia.

Venire in Abcasia ha un fascino tutto particolare, perché come tutti i paesi che vivono ancora in simbiosi con il loro passato teniamo molto a mostrare le nostre radici e crediamo fermamente nel valore dell’ospitalità. Poi il nostro paese offre delle attrattive naturalistiche uniche e non è raro imbattersi in tanti turisti che lo considerino un vero paradiso in terra.

Qual è il futuro del paese e della sua gioventù?

Un paese giovane.

Il mio lavoro mi permette di stare in contatto con persone di tutte le età, soprattutto ragazzi, che ritengo talentuosi e vogliosi di emergere come i nostri politici che hanno un’età inferiore alla media europea. Non abbiamo espresso del tutto le nostre potenzialità ma sono sicuro che i nostri giovani hanno un’occasione unica ossia quella di mostrare al mondo le nostre belle qualità.

Il riconoscimento da parte della Russia ha galvanizzato la popolazione che oramai non cerca più fortuna altrove ma in Abcasia, sintomo di una crescita economica.   

Le parole di Esma hanno un fascino old-style e rappresentano il perno sui cui ruota l’Abcasia, una giovane nazione che fa i conti con il suo difficile passato, ma che tende la mano verso nuovi brillanti orizzonti grazie alla sua più grande risorsa, la sua gioventù.


(Intervista apparsa per la prima volta su eurasianews.it del 19 febbraio 2017)

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