Intervista a l’indignados italiano Lambrenedetto XVI.

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L’INDIGNADOS ITALIANO: LAMBRENEDETTO XVI

Milano – Lambrenedetto XVI conosciuto dai più attraverso i suoi video virali, è un personaggio singolare, di quelli che non ti mandano a dire le propria, ma ti sbattono in faccia la cruda realtà in cui versa la penisola italica.

L’usura del nostro manto stradale, l’esagerato costo della vita, la mala politica non sono novità per nessuno in Italia, ma a differenza di altri che si lamentano per non far nulla, Lambrenedetto ci mette la faccia, attirandosi tra l’altro le “attenzioni particolari” da parte di diversi haters, che lo attaccano per demolire molte delle sue tesi.

Dopo una sua recente ospitata a Rete 4 su Mediaset, nella trasmissione “Dalla Vostra Parte”, siamo sicuri che molte persone, deluse dalla poca concretezza dimostrata dai quadri dirigenziali italiani, condivideranno parte dei suoi video e delle sue esperienze. Lo abbiamo intervistato per capire meglio la sua visione delle cose.

Buonasera Lambrenedetto, innanzitutto volevo chiederti come mai hai scelto un nome così originale?

Buonasera a te, tendenzialmente i video-blogger per rendere più fantasiosi i propri nomi si coniano nomi particolari. E’ un innesto tra il mio, ossia Lorenzo Lambrughi e quello del papa Benedetto XVI, dato che lui è tedesco ed io per diverso tempo ho riseduto in Germania. Da quello che ho potuto notare mi è sembrata una scelta alquanto azzeccata. La religione, come molti credono, non c’entra nulla”.

Cosa ti ha spinto a diventare un video-blogger? Non passerai sicuramente inosservato e la maggior parte delle persone a cui non andrai a genio, sono convinto che ti faranno passare per un anti-italiano

“Hai toccato il nocciolo della questione. Non sono un anti-italiano, come molti credono, anzi amo la nostra penisola e perciò ho preso in mano la situazione, mostrando a tutti il tracollo di un paese al capolinea già da diverso tempo. Non lo faccio né per soldi, dato che non ricevo compensi, né per celebrità, ma solo per mettere in guardia gli italiani sulla reale situazione della nostra penisola. Spesso sono attaccato da troll, che cercano di sminuire il mio operato, inventandosi cose non veritiere, anche perché non ho mai spinto nessuno a trasferirsi all’estero. La mia è solo una constatazione oggettiva. Oramai a tutti stanno cadendo le bende dagli occhi e dunque non sono il solo ad aver capito come stanno andando le cose. Solo che a differenza del resto della nazione esprimo tutto il mio dissenso attraverso i miei video”.

Toccando ancora questo tasto doloroso, che penso a molti politici non piaccia molto, quali sono le mete più ambite per i nostri pensionati, che spesso preferiscono emigrare per avere una vita più serena è meno dispendiosa?

“Ho viaggiato tantissimo, per passione e per conoscere nuovi posti, oltre che avere una nuova visione della vita. Per me muovermi è una questione vitale. Non ci sono paradisi in terra, ed ogni paese ha le sue problematiche ed i suoi lati positivi, ma se dovessi dare un consiglio a qualche pensionato che è deciso a cambiare vita consiglierei, in primis il sud della Spagna, per molte analogie con la nostra lingua, per il suo clima e per i suoi prezzi sicuramente più abbordabili. Anche il Portogallo e Cipro non sono da scartare.”

Ami la Germania, ma spesso ti vediamo con una felpa con su scritto Russia e la domanda nasce spontanea: qual’è la tua visione del paese dello zar Putin?

La Russia è una nazione che amo molto e penso che nonostante la sua estensione, posso affermare di averla visitata in lungo ed in largo, partendo dalGolfo di Finlandia fino a Vladivostok. Spesso i media ci inducono all’inganno mostrandoci un paese freddo ed oscuro, mentre la Russia, soprattutto le sue metropoli, sono pulite, eleganti e la gente non è così scostante come la si dipinge. Poi il paese vive un suo boom è quindi ci sono molte opportunità lavorative che potrebbero essere sfruttate da tanti nostri giovani”.

Lambrenedetto XVI, chiama “piteci”, tutti quelli che hanno una visione limitata della vita, senza guardarsi obbiettivamente attorno. Ci si augura che questa involuzione darwiniana, che è cominciata da più di un decennio, facendo tornare i nostri connazionali alle origini, spesso manipolati da un bombardamento mediatico, si possa arrestare, per riconsegnare a tutti l’Italia così come era conosciuta e apprezzata nel mondo.

 


(Intervista apparsa per la prima volta su press.russianews.it il 18/01/2018)

 

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