Molas. Dal sogno all’ago.

Guna nell'isola di San Blas

Indice

Molas. Dal sogno all’ago

Mostra della Molas. Una finestra sulla cultura panamense.

Con il Dottor Wilson Dawson Iberico, Ministro Consigliere dell’Ambasciata di Panama è nata una immediata intesa lavorativa, dovuta alla nostra simmetrica visione della vita.

Una specie di “Umanesimo naturalistico“, in cui l’uomo contemporaneo trae linfa vitale dalle proprie radici.

Chi più dei Guna, un popolo indios che vive nell’arcipelago di San Blas, può aiutarmi in questa estenuante ricerca?.

Il Dottor Dawson ne è conscio e assieme alla sua segretaria: la valente Signora Bettina Carbone, mi ha dato l’opportunità di visitare, presso il Museo Cervantes di Roma, la mostra dedicata alle Molas.

Le Molas di Panama

Molas all’interno della mostra con la bandiera della Repubblica di Panama.

Le molas di Panama, sono un’arte tessile indigena, intrisa di magia e legate agli aspetti societari e ancestrali del popolo Guna.

Sulle stoffe sono riprodotte complesse figure geometriche, onde, coralli, sole, labirinti dai colori sgargianti, immagini antropomorfe e di animali, utilizzati come scudo nel caso si sia attaccati dagli spiriti maligni.

I tempi per confezionare queste perle dell’artigianato panamense, richiedono un intervallo di tempo che va dai due ai sei mesi.

Le molas sono partorite dalle visioni oniriche degli indios, che attraverso l’ago ritraggono con meticolosità le proprie fantasticherie.

Omaggio al sogno

Foto di una donna Guna, immortalata durante il lavoro di una mola.
Foto di una donna Guna, immortalata durante il lavoro di una mola.

Il sogno non è unicamente un fenomeno psichico legato al sonno, ma la materializzazione delle nostre paure e dei nostri desideri più profondi.

Oramai non s’incontrano più sognatori. Le nostre anime sono imprigionate dentro tavolette di plastica di 7 per 15 centimetri. Protesi delle nostre anime e niente più.

Chissà se nei mie confronti i Guna saranno generosi, quando visiterò la loro comarca, facendomi vivere i loro irripetibili riti fatti di silenzi e irrotti dai suoni della natura?.

Il capo tribù dei Guna Nele Kantule, sottolineava che: “Il popolo che conosce la sua storia è quello che sa difendersi nel presente e nel futuro“.

Un ammonimento per chi ha rinnegato il proprio passato e vive l’ignaro presente.

Indice

Ultimi articoli

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *