Angela Terzani Staude: “L’età dell’entusiasmo. La mia vita con Tiziano”
Conosco la Signora Angela Terzani Staude da più di tre anni e il nostro rapporto d’amicizia non è stato minimamente scalfito, né dalla distanza che da questa interminabile pandemia.
Abbiamo continuato a scriverci cementando un intenso legame “epistolare virtuale” e nelle nostre mail amo ragguagliarla sulla mia vita giornalistica, guadagnandomi di tanto in tanto qualche suo prezioso consiglio.
Il tragitto per arrivare a Firenze mi sembra molto lungo, forse perché devo rallentare a causa dei tanti lavori in corso, dovuti all’ammodernamento della nostra obsoleta rete stradale.
La mia vita con Tiziano
La nuova opera della Signora Staude non riguarda solo la storia di una giovane coppia, ma è una testimonianza preziosa da conservare e passare alle future generazioni.
Un’unione poggiata sulle solide basi dell’impegno comune, per essere parte attiva dei rapidi cambiamenti epocali della recente storia contemporanea globale.
Un libro dei ricordi e per questo di grande attualità, in cui gli spiriti liberi sono convinto si immedesimeranno per ribellarsi a quel tedioso slogan “dalla culla alla tomba“, che fece scattare in Terzani la scintilla per dare un senso alla propria avventurosa esistenza.
Angela Terzani Staude
A.T.S.: “Ho voluto intitolare il mio libro :”L’età dell’entusiasmo. La mia vita con Tiziano“, in un momento in cui l’entusiasmo manca.
Tiziano era animato da forti passioni, che gli hanno permesso la sua ascesa da figlio di una famiglia di operai a rispettato giornalista internazionale. Infatti nonostante siano passati vent’anni dalla sua morte, rimane uno scrittore molto amato.
Ho sentito la necessità di raccontare la parte iniziale del nostro rapporto, quando entrambi freschi maturandi, ci siamo incontrati a Firenze a casa di una mia amica, in un assolato pomeriggio estivo del 1957.
Ho percepito immediatamente che avesse dei progetti e desiderasse spingersi oltre per conoscere il mondo.
Si è dato un gran da fare e se non avesse vinto la Borsa di Studio all’esigente Università Normale di Pisa, non avrebbe potuto studiare.
E’ riuscito con fatica a perseguire il suo traguardo continuando a interessarsi alle lingue, informarsi e leggere giornali, convinto che un giorno i suoi sforzi l’avrebbero portato lontano.
Lavorò per cinque anni all’Olivetti, ma non si sentiva appagato; le macchine da scrivere voleva utilizzarle per scriverci non per venderle.
Successivamente studia storia e politica cinese negli Stati Uniti”.
La vita di coppia di Tiziano Terzani e Angela Terzani Staude
“Ha lavorato per il Giorno, che però non volle mandarlo in Asia. Così andò alla ricerca di un’altra testata e per miracolo iniziò una collaborazione con il settimanale politico tedesco Der Spiegel, che si fidò di lui e lo mandò nel continente, dove rimanemmo per trent’anni.
Sulla base delle nostre esperienze, ho voluto raccontare quanta fatica abbiamo fatto per formarci come coppia. Evitando futili discussioni, siamo diventati due individui che hanno vissuto aiutandosi vicendevolmente e senza prevaricazioni.
Per Tiziano la vita assieme ad una donna era fondamentale, poiché percepiva che da solo non c’è l’avrebbe mai fatta.
Il ruolo di una compagna è importante per un uomo che ha una grande meta, ma anche che abbia esclusivamente la mira di essere felice e non essere solo. A differenza di oggi dove regna la solitudine.
Il coraggio spirituale e fisco, hanno giocato una parte fondamentale nella riuscita di Tiziano. Il primo gli ha permesso di pensare liberamente e indipendentemente, mentre il secondo gli ha concesso la forza necessaria per andare nei teatri di guerra e di conseguenza raccontare la verità.
Questi ricordi sono una chiave per chiunque voglia vivere un’esistenza appagante, nel mondo odierno”.
Ritorno all’entusiasmo
L’opera mette a nudo l’iniziale rapporto tra Tiziano Terzani e Angela Terzani Staude, ma è soprattutto un inno alla libertà, in un momento storico in cui la maggior parte di noi preferisce un’esistenza retta da futili necessità.
Siamo in tanti ad essere sfiduciati. D’altronde in una società in cui la perdita di un amico vale meno di quella di un cellulare e dove un fondoschiena ottiene più consensi di un laureato, cosa c’era da aspettarsi?.
Eppure un giorno un manipolo di scrittori capeggerà una rivoluzione interiore, per riaccendere come fu per Terzani, lo spirito indomabile dell’uomo.