Simone Coccia Colaiuta e uno strano appuntamento
Mentre “girovagavo” su Facebook m’imbatto per caso nella pagina di Simone Coccia Colaiuta, il celebre fidanzato della ex senatrice Stefania Pezzopane.
Ho iniziato a curiosare sui minuziosi restauri di alcuni suoi cimeli storici della prima guerra mondiale, ed essendo un appassionato, decido d’inviargli un messaggio per un’intervista.
All’inizio ero titubante, non vedevo di buon occhio la sua partecipazione a Buona Domenica e al Grande Fratello, perché consideravo la sua passione una messa in scena per accaparrarsi la simpatia dell’intellighenzia italiana.
Poi mi sono deciso e l’ho contatto via Messanger per fissare un appuntamento.
Mi sono dovuto ricredere, perché Simone ha snocciolato un sapere fatto sul campo contorniato da tante particolarità di difficile reperibilità.
La Casa del Soldato
Giunto a destinazione il mio “cicerone” mi aspetta insieme a suo figlio all’interno del cortile del suo museo itinerante.
Sono in un luogo celestiale perso tra le montagne abruzzesi, dove per un attimo riesco a ritemprarmi dai mali della vita.
Ha tutte le peculiarità di un ragazzo di spettacolo, con i suoi bicipiti in bella mostra e gli innumerevoli tatuaggi che gli ricoprono buona parte del corpo.
Invece oltre alla sua aura da “tronista” ho scoperto un’insolita gentilezza d’animo e “La Casa del Soldato” ne è un fulgido esempio.
Tutti i reperti sono catalogati e posti in bell’ordine per mettere in mostra, come l’aveva apostrofata papa Benedetto XV, l'”inutile strage“.
Prima d’iniziare Simone mi da una bottiglia d’acqua per spegnere l’arsura che sta bruciando la mia gola.
Quando sono di fronte a persone del jet-set qualche volta ho delle difficoltà, mentre con Simone entro immediatamente in sintonia, perché eliminiamo le barriere mentali che s’interpongono tra giornalista e intervistato.
All’interno del museo si possono trovare tantissimi residuati bellici: elmetti, baionette, vecchie foto, lettere di soldati al fronte, ecc.
A prima vista sembra minuscolo, mentre se dovessimo sparpagliare tutto il materiale si potrebbe riempire una mostra.
“Rompe il ghiaccio” narrandomi storie fatte di eroismo e dolore e mi passa tra le mani l’elmetto di un soldato austriaco perito sul Carso, a causa di una scheggia di granata.
Mi piacerebbe sapere quale sia stato il suo ultimo pensiero. E’ andato al fronte per senso del dovere, oppure perché costretto dai superiori che non avevano ritegno per la sua esistenza?.
Ha indossato una divisa nemica, eppure vorrei chiederli scusa; il suo sacrificio non è valso a nulla, la storia continuerà a ripetersi finche’ l’uomo esisterà su questa terra.
Sento di oltraggiare la sua anima, d’altronde la sua presenza è quasi palpabile. Riconsegno a Simone il “copricapo” in ferro, che ripone con cura sulla mensola adiacente i modelli Adrian indossati dalle nostre truppe.
Passo in rivista armi e oggetti e ho la netta sensazione che questa tragica pagina si stia ripetendo da più di un decennio, sotto forme più subdole.
Simone Coccia Colaiuta
Simone nella sua Casa del Soldato ha trovato se stesso ed è al riparo da haters e fan.
A mio avviso si è creato un personaggio e a dispetto delle malelingue che lo dipingono come un Toyboy, ho trovato una persona differente da come è tratteggiato nel piccolo schermo.
E’ il custode della memoria di una guerra spesso dimenticata.
Credetemi…Oltre il Grande Fratello c’è molto ma molto di più.
Una risposta
Ma non ci credo. Si levasse quei ridicoli tatuaggi sul viso.