La Moldovia è di solito presa in considerazione come un “braccio” allungato della odierna Romania, mentre la nazione strozzata tra quest’ultima e l’Ucraina è un paese che sta ritrovando la sua notorietà, perché nuovo fulcro economico di indiscutibile interesse.l
Nella mattinata odierna la dottoressa Ina Spinei,fondatrice dell’associazione no profit “Moldavi in Abruzzo” ha indetto una riunione nella sala consigliare del Comune di Pescara per radunare i suoi compaesani, essendo delegata della camera di commercio per le regioni Abruzzo e Molise e “ponte” con la sua ambasciata presieduta dalla signora Stela Stingaci.
Signora Spinei, come mai ha sentito il forte bisogno di fondare questa associazione?
“Sono in Italia da più di venti anni e nella regione Abruzzo non è mai esistita una associazione che riunisse i moldavi. Mi è venuta questa idea, perché pensavo di creare un punto di riferimento per i miei connazionali.”
Da un punto di vista prettamente economico, le nostre aziende potrebbero trovare delle occasioni nella sua terra?
“Essendo delegata della camera di commercio italiana di Chisinau, sottolineo che ci sono diverse aziende presenti sul nostro territorio, sicuramente non in numero consistente. La Moldova è un paese prettamente agricolo, di modeste dimensioni che però può divenire un ponte con la Russia. Un vero e proprio punto di collegamento con i paesi del vecchio blocco sovietico. Il vantaggio maggiore che le imprese estere possono avere viene dal basso costo del lavoro, perché il salario medio di un operaio si discosta di molto da quello occidentale, oltre che avere la possibilità di formare una mano d’opera per il know-how globale”
Com’è il livello sociale del paese?”
“Nonostante siano passati molti anni dal crollo del muro di Berlino ci troviamo ad un passaggio epocale tra un sistema pressoché statalista ad uno più privatistico. A differenza dei tanti paesi del vecchio blocco comunista che nell’immediato si trovarono a correre per livellarsi con il liberalismo occidentale, la nostra nazione dopo il crollo del regime ha perso innumerevoli occasioni a causa della sua classe dirigenziale ed alla massiccia emigrazione avvenuta a cavallo degli anni 2000-2006. Adesso però stiamo ponendo delle fruttuose basi per una crescita sociale ed economica.”
Personalmente la nazione moldava è una vera incognita. Che affinità ha invece con l’Italia?
“La prima caratteristica che ci accomuna è la lingua neo-latina ed il nostro spirito accogliente e caloroso non dissimile dal vostro. Sono convinta che queste qualità accresceranno il numero dei turisti stranieri, che troveranno la Moldova un paese affascinante”.
Come dar torto alla dottoressa Ina Spinei, “madrina” del suo paese, che fin dall’inizio mi ha fatto sentire, insieme ai presenti in aula, un nuovo italo-moldavo avendomi regalato una tessera della sua associazione, oltre che per avermi dato la spinta a scoprire la sua Moldova, “satellite” russo che strizza l’occhio alla Vecchia Europa.
(Intervista apparsa per la prima volta su eurasianews.it il 24 ottobre 2017)