Il poeta della paesologia
Ho conosciuto Franco Aminio, poeta, scrittore e animatore di innumerevoli battaglie civili, solamente mediante mail e telefonate, anche se al Festival di Camerino dell’anno scorso non sono riuscito ad avvicinarlo come avrei desiderato.
Oltre alla sua amabilità, si è auto definito “paesologo“, un termine che gli cade a pennello per la sua grande conoscenza paesaggistiche e sulle problematiche del Sud-Italia, descrivendo lo spopolamento ed il suo stato di abbandono.
La fondazione della “Casa della Paesologia“, con il suo lungo epitaffio sul relativo significato, testimonia di come la vita si nutre di poesia, che tende verso il sacro.
Una sola domanda: Inquietudine
Il gentile scrittore, permette in mattinata di raggiungere telefonicamente ogni suo lettore, per una personale domanda e dopo un primo messaggio via WhatsApp, lo chiamo per la fascia oraria prestabilita, come da uno dei post su Facebook.
M.A.:“Buongiorno Signor Arminio sono Marco Iaconetti, da Giulianova e volevo salutarla e porle una domanda”.
F.A.:”Ciao Marco di Giulianova, dove sarebbe precisamente?”.
M.A:“In Abruzzo”.
F.A:”Non ci sono mai venuto. Bella regione. Oh Marco che stai facendo in questo momento?”.
M.I.:“Sono in studio insieme a mio padre per finire un progetto”.
F.A:”Sei architetto? Come va la situazione lavorativa?”.
M.I.:“Il nostro settore è in crisi da innumerevoli anni e questa pandemia, darà un inflessione maggiore al settore. Da anni che noi professionisti siamo alle prese con una stagnazione, dovuta all’alta tassazione e la burocrazia asfissiante non ha mia allentato il suo nodo scorsoio”.
F.A.:”Ci Credo, è triste”.
M.I.:”Posso farle una domanda? E’ banale ma voglio un suo personale parere. Nel suo decalogo di sopravvivenza al virus ha detto che un cellulare vale molto più che della salvezza del pianeta. Alla fine della Pandemia, l’uomo cambierà rotta dopo lo scampato pericolo? Oppure diventerà più avido di prima?”.
F.A:”E’ una domanda che tutti ci poniamo, quella sul poi, sul nostro futuro, per adesso non so darti risposta, proprio nessuna, non abbiamo i mezzi di conoscenza. Non possiamo altro che aspettare e vedere inermi tutto quello che ci passa davanti, poi una volta finita la pandemia uscire e ragionare su cosa sia veramente successo.
Dobbiamo fare tutti la nostra parte e se il sottoscritto, tu e di conseguenza la comunità ci impegneremo, potremo rifiorire. Ci sono troppe incognite alla tua domanda.
Appuntamento in Abruzzo
F.A.:”Marco, grazie che ne dici se ci sentiamo a Giulianova e si organizza qualcosa nel tuo paese. Ti saluto e Viva l’Abruzzo”.
M.I.:“Sempre viva l’Abruzzo”.
Ci salutiamo rapidamente, il canovaccio dello scrittore sarà zeppo di appuntamenti, ma magari questo è un primo approccio per salutare Franco Arminio, e poterlo intervistare, infondendomi quella particolare “serenità curativa”, che solo il medico della paesologia può darmi.