Gradara nella terra dell’empatia

A causa del maltempo e per via di alcune ristrutturazioni sul tessuto storico di Gradara, ho dovuto rimandare per ben due volte la mia presenza in questo bel borgo.
Nonostante questo sabato non prometta nulla di buono, ho due giorni a disposizione per lavorare ad alta quota e sono convinto che i primi raggi di sole faranno capolino il giorno successivo.
Le mie sensazioni si dipano sottostante le mura cittadine, quando il mio corpo sprigiona tutte le endorfine possibili, perché il progetto a cui sto partecipando, dedicato agli Ambassador di Borghi più belli d’Italia, mi da l’opportunità di essere testimone attivo dei passaggi storici, sociali e turistici di uno dei paesi più amati e visitati della nostra penisola.
Vicino la porta d’ingresso, ad aspettarmi c’è la simpatica e valente Mariangela Albertini, una delle figure chiave dell’intero programma.

Il tour è così capillare, che ho il sospetto di essere stretto con i tempi, con la conseguenza di dover rinunciare a qualche evento prefissato dall’ospitale Amministrazione Comunale.
Tra l’inferno e il paradiso, giocando all’Escape Room

Il mio albergo, Inferno e Paradiso, è ubicato nel bel mezzo del “cammin” di Gradara e rimanda alla Divina Commedia.
Quale stanza mi sarà stata riservata?. Soggiornerò nei piani alti assieme ai beati, oppure sarò sbattuto nel primo sotto strada in mezzo a folle di Dannati?.
Il proprietario Aldo Cola ha letto il mio futuro decidendo per il meglio. Sono un salvato e la mia stanza è un enorme open-space cosparso di petali, con tanto di domotica e addirittura una mini spa.
Mi chiedo cosa possa trovare all'”inferno”, così mi dirigo nel piano sottostante, dove i colori celestiali del paradiso cambiano cromatura a favore di tonalità accese e passionali.

Il confort non muta ma la destinazione d’uso si. Un piccolo confessionale e qualche attrezzo di tortura, fanno parte di uno scenario così simpatico, che solo un visionario come il signor Aldo poteva immaginare.
Gli chiedo se l’inginocchiatoio sia un mezzo per rinunciare a qualsiasi proposta matrimoniale oppure l’esatto contrario.
Da qualsiasi prospettiva posso ammirarlo, questo meraviglioso hotel è forse uno dei più ricercati ed eccentrici in cui abbia dimorato e che consiglio caldamente a tutte le coppie in visita.
Il simpatico Fabio chiude me e i miei compagni di “sventura” dentro una stanza del castello. Per la prima volta partecipo all’Escape Room, ideato da Gradara Innova.
Un gioco di ruolo in cui bisogna trovare alcuni indizi sulla vita dell’ingegner Umberto Zavettoni, il celebre acquirente del castello.
Dopo 48 minuti di dubbi sciogliamo tutti gli enigmi, aprendo l’ultimo dei cinque piccoli forzieri.
Una visita al castello, nel teatro dell’aria e le prelibatezze del ristorante al Bacio

In mattinata Ida, della Proloco di Gradara, mi accompagna per una visita approfondita, per scoprire i misteri del castello più visitato della Regione Marche.
Il mastio fu costruito a più riprese con scopi difensivi e fu conteso tra le Signorie più potenti del nostro Rinascimento.
Dopo alterne vicende, passò sotto l’egemonia dello Stato Pontificio fin quando la famiglia Zanvettori non lo acquistò, restaurando sia il castello, che la cinta muraria del borgo, riportando all’antico splendore Gradara.
Davanti al vestito di Francesca il nostro cicerone si ferma e ci racconta la sua tragica storia d’amore con l’adorato Paolo, quando fu promessa sposa di Giovanni Malatesta, detto Gianciotto, ossia lo sciancato, valoroso uomo d’arme ma brutto nella persona che scoprendo il tradimento della sua futura moglie, uccise i due amanti.

Mariangela ha pensato proprio a tutto e mi fa gustare dell’ottima carne e l’immancabile piadina, vanto della tradizione culinaria romagnola, al ristorante Al Bacio, dove il gentile Alessandro mi aspetta con un menù con tante fantastiche specialità.

Gradara ha proprio tutto, storia, gastronomia, relax e in più uno strano teatro (Il Teatro dell’Aria), in cui i veri protagonisti sono diverse specie di volatili, pronti a vibrarsi per il nostro diletto a volteggiare sulle corde dell’anima.
Massimo Lanatà è un falconiere famoso e assai capace, perché oltre ad aver intuito il binomio vincente tra castello-falchi è un ammaestratore valente e ha riadattato il suo spettacolo secondo i canoni dell’epoca.
Grazie Gradara…La piccola Tallinn

Tra cielo e mura, ho la fortuna di osservare Gradara dal mio “terzo occhio” ed effettivamente noto qualche somiglianza con la mia capitale d’adozione, Tallinn.
Non sono poi così diverse, a parte le torri poste lungo l’intera cinta muraria.
Conoscevo la capitale del Medioevo, ma non ho mai approfondito la sua conoscenza, come invece ho fatto con la perla del Baltico.
Sento di aver cementato un patto, non solo con un borgo e le sue tradizioni, quanto con la sua gente.
Un’intera comunità lavora con abnegazione anche per il proprio tornaconto personale ma soprattutto per rendere grande il proprio paese, grazie a manifestazioni, eventi, arrestando così l’emorragia giovanile e la desertificazione commerciale, che da tempo ha colpito la nostra geografia interna.

Bando ai favoritismi, l’intera collettività mi si è stratte attorno, praticando la sua massima risorsa, cioè la gentilezza.
Due giorni stupendi, contorniati dalle ore passate in vostra compagnia.
Che dire se non sussurrandoti: “Grazie Gradara, capitale dell’empatia”.