Navelli. Gildo e Anna un amore al sapor di zafferano
A Navelli, lo zafferano non è considerato esclusivamente la “spezia del popolo“, ma un simbolo di vitale generosità.
Infatti, grazie alla medesima passione per la sua raccolta, Gildo e Anna si sono formati come coppia molto tempo addietro.
Un rapporto a bassa intensità e quantunque suggellato da frasi del tipo: “Si stava bene quando si stava peggio“.
Preposizione cancellata negli abecedari della nostra genetica culturale, da millennials troppo frettolosi.
Nonostante sia passato qualche mese dalla mia ultima visita, la piana non perde mai il suo avvolgente magnetismo.
Le alture nascondono l’orizzonte alla mia vista, permettendomi di fantasticare su ciò che troverò alla fine di questa terra di mezzo.
Storia, gusto e cultura
Incontro Gildo e Anna nella piazza cittadina, probabilmente il punto d’incontro di tutti i locali.
Navelli è adagiata su delle curve di livello e le sue stratificazioni storiche, cambiano man mano che saliamo di quota.
Il tessuto urbano inferiore fu realizzato a fine ottocento, mentre nella parte più alta è presente l’incastellamento medioevale, dov’è ubicato il celebre Palazzo Santucci.
Gildo è la memoria storica del paese. Grazie alle sue spiegazioni scopro nuove prospettive, un antico forno e il sistema costruttivo locale. Storce il naso, quando osserva degli intonaci dalle fattezze “toscane“, posti in opera sulle murature di alcuni caseggiati ristrutturati nel post sisma.
Il mio tour culturale è condito da tanta gastronomia locale. Prima nell’Osteria “Il Borgo dei Fumari” a Prata D’Ansidonia, poi nell'”Antica Taverna di Navelli“, assaporo alcuni ravioli impreziositi dallo zafferano e della prelibata carne, allietata da olio e aceto balsamico.
Al “Regio Tratturo” di Caporciano
Il “Regio Tratturo” è il mio B&B. Mai scelta fu così azzeccata. Mi trovo a qualche chilometro da Navelli, nella minuscola cittadina di Caporciano, famosa per la cappella “Sistina d’Abruzzo“, dislocata nella frazione di Bominaco.
Saluto Patrizia, la sua gentile proprietaria e tento di godermi il silenzio. Vengo distratto dai continui intercalare del mio cellulare.
Provo a convincermi che postando le mie esperienze su Instagram, stia compiendo il mio dovere da giornalista, mentre capisco di essere divenuto un “tossicodipendente” da social.
Forse deluderò i miei followers. Ai loro commenti ho preferito la pace, per vivere appieno gli ultimi bagliori di questo affascinante tramonto.
Lo zafferano di Navelli
Lo Zafferano della Piana di Navelli è considerato il migliore al mondo per il suo alto contenuto di safranale e di crocine che gli conferiscono le forti doti di sapore-odore e colore.
Queste sono le caratteristiche che più comunemente vengono enfatizzate dagli esperti delle spezie, ma non molti sanno che è attualmente ritenuto dalla farmacopea, grazie alle moderne ricerche scientifiche, un vero nutraceutico, cioè un alimento-farmaco che ha una funzione benefica sulla salute, con i suoi principi attivi di confermata e riconosciuta efficacia.
Prodotto unico e prezioso, espressione dell’interazione armonica tra natura straordinaria e lavoro certosino e testardo dell’uomo che da più di sette secoli ha plasmato uno dei paesaggi agrari più belli e singolari d’Italia e del Mondo.
È questo l’oro rosso, solo stimmi rosso porpora, raffinatissimi sia nella loro semplicità, che nella suprema qualità sottendendo antichi valori storici, culturali e ambientali.
L’amore in un cloud
L’intenso rapporto tra Gildo e Anna è costellato di sacrifici, cadute, risalite e oggigiorno diluito dentro il calderone di virtuali “fabbriche dei sogni“.
In futuro l’amore diverrà un servizio digitale offerto da qualche azienda privata, così che negli anni avvenire, quando nella nuova scala darwiniana diventeremo dei moderni “Australopitechi“, sarà possibile scaricare le istruzioni, onde tornare a provare questo strano sentimento perduto già da troppo tempo.